Ottenere un prestito da 500 euro per cattivi pagatori non è una cosa tanto semplice. Chi in passato si è mostrato inadempiente nel rimborso viene infatti visto come soggetto inaffidabile da banche e finanziarie e le sue nuove domande di finanziamento in genere vengono respinte. Questo è un discorso che vale per chi è segnalato in CRIF come cattivo pagatore e soprattutto per i protestati, che si trovano in una situazione ancora più complicata. Però non tutto è perduto, soprattutto se le cifre di cui si ha bisogno sono così contenute: quando gli importi sono bassi c’è maggiore flessibilità. Ma cosa bisogna fare per ottenere un prestito? Scopriamolo in questa guida dedicata ai protestati ed ai cattivi pagatori segnalati in CRIF che vogliono ottenere un piccolo prestito.
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Come ottenere un prestito di 500 euro per cattivi pagatori
Quando ricevono una richiesta di finanziamento, le banche e le finanziarie effettuano un controllo sulle banche dati a loro disposizione per scoprire il passato creditizio del potenziale cliente. Le fonti informative più importanti che hanno a disposizione gli istituti eroganti sono la Centrale Rischi Finanziari (CRIF), ovvero una società privata che fornisce alle banche le informazioni sul credito, e la Centrale Rischi della Banca d’Italia, che svolge più o meno la stessa funzione, ma che ha natura pubblica. La banca dati della Banca d’Italia presenta però degli importanti limiti: evidenzia solo i clienti che hanno debiti superiori ai 30.000 euro ed i clienti in sofferenza per cifre pari ad almeno 250 euro. È opportuno ricordare che negli elenchi delle centrali rischi non compaiono solo i prestiti di chi non rispetta gli impegni di rimborso (non esiste un vero e proprio “albo dei cattivi pagatori”), ma tutti i finanziamenti, anche quelli in regola e anche in caso di piccoli prestiti di 500 euro.
Ad ogni modo, tramite una verifica su queste fonti, le banche e le finanziarie sono in grado di scoprire se la posizione creditizia della persona che richiede un prestito sia impeccabile o meno. Purtroppo la segnalazione in CRIF come cattivo pagatore ha effetti molto lunghi: nei casi più gravi (finanziamenti non rimborsati o restituiti con ritardi importanti) la cancellazione avviene 36 mesi dopo la scadenza del contratto. Per non essere indicati più come cattivi pagatori è necessario saldare il debito ed attendere le tempistiche di cancellazione che, come detto, possono variare dai 12 ai 36 mesi. Fino al momento della cancellazione, ottenere un prestito di 500 euro per i cattivi pagatori potrebbe risultare particolarmente difficile: per convincere le banche ad erogare il finanziamento potrebbe essere necessario offrire delle garanzie accessorie.
La garanzia che fa stare più tranquille le banche è che quindi fa aumentare notevolmente le chance di ottenere il prestito è di tipo personale, ed è quella rappresentata dalla presenza di un garante. IL garante è una persona che si impegna a pagare le rate del finanziamento nel caso in cui il debitore principale si mostrasse inadempiente. Naturalmente non tutti possono ricoprire questo ruolo: la persona indicata come garante deve mostrare ampie garanzie in termini di affidabilità e di solidità. Quindi, oltre a rispettare i requisiti anagrafici previsti per chi richiede un prestito, deve anche disporre di un buon reddito dimostrabile e deve avere un passato creditizio impeccabile. Inoltre, non deve avere altri finanziamenti in corso (e non deve essere garante per altri prestiti) che possano in qualche modo intaccare la sua capacità di rimborso.
Un’altra soluzione a disposizione dei cattivi pagatori è rappresentata dal prestito cambializzato di 500 euro per cattivi pagatori. In questo caso chi eroga il finanziamento è tutelato dalla presenza delle cambiali, che sono titoli di credito esecutivi: questo significa che in caso di mancato pagamento, il creditore può agire direttamente nei confronti del debitore, arrivando anche al pignoramento dei suoi beni senza dover attendere le lungaggini burocratiche e giudiziali. Considerando la pericolosità delle conseguenze in caso di mancato pagamento ed i costi elevati del finanziamento (i tassi sono più alti e poi ci sono altri oneri come il bollo per le cambiali) dovrebbero far pensare a questa opzione solo come ultima spiaggia: ci sono alternative meno drastiche. Oltre al già citato prestito con garante, i cattivi pagatori infatti possono richiedere un prestito a privati oppure ricorrere alla cessione del quinto.
Segnalazione CRIF e prestito di 500 euro: le vie alternative per i protestati
I prestiti tra privati e la cessione del quinto dello stipendio o della pensione sono opzioni valide non solo per chi ha subito la segnalazione in CRIF come cattivo pagatore, ma anche per i protestati. Il protesto è un atto pubblico con cui viene constatato il mancato pagamento di un titolo di credito (cambiale, vaglia o assegno); l’atto viene pubblicato sull’elenco ufficiale dei protesti; il protesto e l’inserimento nell’elenco comportano l’azione di regresso e bloccano la prescrizione del debito. I protestati si trovano quindi in una situazione ben più delicata rispetto ai cattivi pagatori: per loro ottenere un prestito anche di soli 500 euro potrebbe essere particolarmente difficile. Le uniche strade a sua disposizione sono quelle della cessione del quinto e del prestito tra privati.
La cessione del quinto però può essere richiesta solo dai pensionati, dai dipendenti pubblici e statali e dai dipendenti di aziende private che presentano i requisiti di finanziabilità. Chi non rientra in queste tre categorie, a prescindere dal protesto, non può accedere a questa particolare formula di finanziamento. La cessione del quinto è disponibile anche ai cattivi pagatori ed ai protestati perché le rate di rimborso vengono pagate direttamente dal datore di lavoro o dall’ente che eroga la pensione, che poi tratterranno il relativo importo dalla busta paga o dal cedolino pensionistico. L’importo della rata non può superare il 20% della retribuzione mensile e rimane fisso per l’intera durata del piano di rimborso, che può durare fino a 10 anni. Chi sottoscrive un prestito con cessione del quinto deve stipulare un’assicurazione obbligatoria contro il rischio di morte e di perdita dell’impiego.
Va detto che per importi così bassi (si parla sempre di 500 euro) difficilmente si mette in moto la macchina della cessione del quinto: di solito questa formula viene scelta per ottenere importi ben più elevati. Ai protestati quindi non rimane che il prestito tra privati: ovviamente bisogna fare estremamente attenzione a chi si rivolge, cercando di rimanere tra persone conosciute. Se l’altra parte si fida, è possibile ottenere il finanziamento anche a condizioni vantaggiose, con piani di rimborso flessibili ed interessi bassi o addirittura assenti (in questo caso si parla di prestito infruttifero). Per tutelarsi, il creditore potrebbe richiedere la stipulazione di un contratto scritto su cui devono essere riportati i dati anagrafici delle parti, l’importo erogato, la data di stipulazione, la scadenza e la modalità del rimborso.
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